IL BITTO E LE STELLE 2024

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IL BITTO E LE STELLE 2024

IL BITTO E LE STELLE A LA FIORIDA LANCIA UNA “VISIONE ALIMENTARE”
PER FAR CRESCERE IL TURISMO DI QUALITÀ E LE FILIERE LOCALI

Il Bitto e Le Stelle, da oltre 10 anni, disegna le identità più autentiche dei territori italiani con il linguaggio dei loro prodotti agroalimentari più rappresentativi, interpretati dalla creatività di Chef d’eccellenza.

Anche quest’anno l’azienda agrituristica La Fiorida ha rinnovato l’appuntamento ed il suo spirito, guardando al prossimo, grande evento che interesserà la Montagna italiana (e non solo): i Giochi Invernali di Milano Cortina 2026.

 

UNA VISIONE ALIMENTARE PER I GIOCHI INVERNALI ED OLTRE

Un’attenzione che si è rispecchiata non solo nella proposta gourmet della serata, ma che ha ispirato i temi al centro del convegno “Una Visione per il territorio, le filiere agroalimentari e l’ospitalità”, in cui si sono confrontati Massimo Sertori (Regione Lombardia – assessore Enti Locali e Montagna), Sergio Schena (Fondazione Milano Cortina 2026 – membro CdA), Maria Laura Iascone (Fondazione Milano Cortina 2026 – Ceremonies Director) e Claudio Palladi (Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina – presidente).

Un momento partecipato, che ha richiamato numerosi rappresentati delle Istituzioni e del mondo imprenditoriale, in particolare del settore turistico ed agroalimentare, in cui si è evidenziato il valore posseduto dalle produzioni delle filiere locali sia nella promozione delle destinazioni, sia nel generare esperienze di qualità a chi visita le località, ma soprattutto nel creare occupazione, indotto economico e capacità di salvaguardare il territorio.

Un motore virtuoso per le economie e le comunità locali, quindi, per il quale si è riconosciuto opportuno intraprendere un percorso strutturato: il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina e La Fiorida lanciano così l’idea di codificare in unaVisione Alimentare” buone prassi atte a promuovere la sostenibilità alimentare in vista dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, valorizzando i prodotti tipici italiani, la riduzione della plastica e degli sprechi alimentari. Questo manifesto servirà da guida per un approccio sostenibile e sicuro all’alimentazione, con particolare attenzione alle produzioni locali, favorendo ulteriormente il loro riconosciuto impatto positivo su ospitalità, ristorazione e turismo. Una proposta che raccoglie il favore della Fondazione Milano Cortina 2026 e che vedrà già nelle prossime settimane i primi incontri di lavoro, in cui si individueranno linee guida e partner di progetto a partire dalle regioni interessate dai Giochi, sino ad interessare Atenei, partner scientifici, associazioni di categoria ed Istituzioni.

 

Le dichiarazioni

Massimo Sertori – Regione Lombardia – assessore Enti Locali e Montagna

L’avvicinamento all’appuntamento con i Giochi di Milano Cortina 2026 ci mette nelle condizioni di poter investire sul futuro dei nostri figli. Per questo dobbiamo essere consapevoli di dove viviamo, per alimentare percorsi virtuosi. Grazie a leggi create per mantenere sul territorio risorse economiche impensabili anche solo qualche anno fa, possiamo avere la forza per mettere concretamente a terra opere con cui fare un salto di qualità nell’ambiente, nelle infrastrutture, nella valorizzazione della peculiarità del territorio valtellinese. Tutti dobbiamo remare insieme in questa direzione, per cogliere i frutti delle irripetibili condizioni createsi grazie alla caparbietà con cui è stata prima sostenuta e poi conquistata l’opportunità di ospitare la più importante manifestazione sportiva invernale al mondo”.

Sergio Schena – Fondazione Milano Cortina – membro CdA
Le Olimpiadi appena concluse a Parigi hanno dimostrato che questo progetto è vivo, sempre portatore di valori e attrattivo. Le nostre saranno le olimpiadi della qualità, dell’innovazione e della sostenibilità”.

Maria Laura Iascone – Fondazione Milano Cortina 2026 – Ceremonies Director
La partecipazione della Fondazione Milano Cortina 2026 ad un evento che ha profonde radici nella cultura valtellinese, rafforza il rapporto con il territorio e le istituzioni che lo rappresentano, confermando l’importanza che i Giochi rivestono nella promozione della cultura dell’accoglienza e dell’enogastronomia italiana, con le sue assolute eccellenze

Plinio Vanini – La Fiorida
Le filiere agroalimentari rappresentano un’importante congiunzione tra salvaguardia del territorio, prosecuzione nel tempo delle tradizioni, contrasto allo spopolamento da parte di famiglie, aziende e lavoratori. Una vera ricchezza, soprattutto per le aree montane, per le quali è doveroso intraprendere percorsi di sviluppo e sostenibilità strutturati, così da portare una forte condivisione di obiettivi attraverso i quali possano consolidarsi o nascere virtuosi motori per le economie locali.

Claudio Palladi – Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina
“Il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina – “Valtellina, Taste of Emotion”, che associa sotto la stessa realtà i Consorzi di Tutela, per far conoscere al mondo la bontà di vini, formaggi, bresaola, mele e pizzoccheri della Valtellina a marchio Dop e Igp, condivide pienamente gli obiettivi di questa manifestazione volta a valorizzare il comparto ristorativo locale attraverso la coesione di tutti i protagonisti. Occorre più che mai saper fare squadra e sfruttare tutti gli strumenti a disposizione, inclusa la formazione, per valorizzare le nostre eccellenze attraverso un pacchetto unico che è la Valtellina ed è fondamentale continuare a sfruttare l’onda della notorietà dei nostri marchi abbinandoli a un territorio a forte vocazione turistica come il nostro”

 

IL PERCORSO DE IL BITTO E LE STELLE FIRMATO DA 18 CHEF

Protagonisti del percorso di degustazione sono stati 18 Chef, invitati tra i più talentuosi delle località che ospiteranno la kermesse invernale del 2026, sia dal talento emergente, sia encomiati con Stelle Michelin e da prestigiosi titoli del panorama enogastronomico. Ad accoglierli Gianni Tarabini, Chef Executive de La Fiorida, Stella Michelin dal 2013 e Stella Verde dal 2022, insieme alla sua brigata di cucina.

Il risultato, un itinerario che spazia dalle produzioni della filiera corta di qualità de La Fiorida e raggiunge idealmente gli alpeggi dove ogni estate da millenni si rinnovano i riti d’arte casearia da cui nasce il Bitto DOP, per poi esplorare note di gusto della Lombardia e infine delle Dolomiti, tra Veneto e Trentino-Alto Adige.

Così Viola Vanini – amministratrice de La Fiorida – traccia il bilancio de Il Bitto e Le Stelle 2024: “È un grande piacere rinnovare anche quest’anno l’appuntamento con il Bitto e Le Stelle e con gli Chef che con entusiasmo accolgono il nostro invito ed a cui dobbiamo sempre un grande ringraziamento. Questo evento esprime appieno la storia e la visione de La Fiorida, che fin dalle sue radici ha saputo fondere tradizione, innovazione e passione per il territorio.  Nel corso degli anni, abbiamo lavorato con dedizione per elevare i valori di autenticità e sostenibilità che ci hanno sempre contraddistinto. Dalle nostre stalle alle tavole dei nostri ristoranti, ogni giorno ci impegniamo a offrire prodotti di alta qualità, frutto di un lavoro quotidiano che rispetta i ritmi della natura e valorizza il territorio e i suoi piccoli produttori. Siamo consapevoli delle responsabilità che comporta guardare al futuro con visione e ambizione, ma siamo altrettanto sicuri che, mantenendo i valori che ci hanno portato fin qui, sapremo affrontare queste sfide con successo. La nostra storia è fatta di radici profonde, ma il nostro sguardo è rivolto lontano, verso un futuro sostenibile e pieno di opportunità, come quelle che i Giochi di Milano Cortina portano con sé.

 

GLI CHEF E LE CANTINE PROTAGONISTI

  • Tommaso Arrigoni (Innocenti Evasioni): Polpa di melanzana affumicata, concentrato di pomodoro, soffice di formaggio pura capra, germogli e fiori
    • Vino: Dirupi – Dirupi Valtellina Superiore DOCG 2019
  • Alessandro Negrini (Il Luogo Aimo e Nadia): Cannellone con Valtellina Casera DOP Stravecchio e funghi porcini
    • Vino: Società Agricola Fay – Cà Moréi Valtellina Superiore Valgella DOCG 2020
  • Claudio Sadler (Ristorante Sadler): Lasagne di farina di grano Saraceno, bietoline, patate e Valtellina Casera DOP con tartufo nero e Bresaola tartufata
    • Vino: Tenuta Scerscè – Incanto Valtellina Superiore Sassella DOCG 2020
  • Michele Cobuzzi (Anima Milano): Melanzana alla brace, aglio nero, acetosa e Bitto DOP
    • Vino: Mamete Prevostini – Altitude Valtellina Superiore Riserva DOCG 2019

MONZA

  • Fabio Silva (Derby Grill Ristorante): Carote al forno, tuorlo d’uovo, formaggio e polline
    • Vino: Cooperativa Agricola Triasso e Sassella – Sassi Solivi Valtellina Superiore Sassella DOCG 2021
  • Lorenzo Sacchi (Il Circolino): Croqueta di erborinato, ragù di maiale iberico, shiso e tamarindo
    • Vino: Nicola Nobili – Valtellina Superiore Inferno Riserva DOCG 2018

LECCO

  • Enrico Derflingher: Riso Campo dell’oste, Formagella senza lattosio, Gorgonzola DOP Bassi, pistilli di zafferano e Tartufo Urbani
    • Vino: Plozza – Rededition Valtellina Superiore Sassella Riserva DOCG 2019
  • Fabio Fiorelli, Cristian Moreschi (Hotel Villa Principe Leopoldo): Morbido alla ricotta, Merlot Ticinese con fichi, noci e saraceno
    • Vino: Nino Negri – Mazer Valtellina Superiore DOCG

VALTELLINA

  • Gianni Tarabini, Davide Maddalena, Stefano Piazza (La Preséf): Patata Bianca e “Lumagone”
    • Vino: Riter
  • Andrea Galli (Dolce Passione): Mascarpone e fragole… a braccetto con “Tobar”
    • Vino: La Perla di Marco Triacca – La Mossa Valtellina Superiore DOCG 2013
  • Michele Talarico (Kosmo Taste the Mountain): Bao Alpino
    • Vino: Azienda Agricola Caven – Sforzato MESSERE Valtellina Superiore DOCG 2019
  • Rie Otsuka (Orterie): Gazpacho di pomodori e cetrioli, mais, spuma e bonbon di robiola di capra
    • Vino: Azienda Alberto Marsetti – Impaziente Alpi Retiche IGT Bianco 2023
  • Ivan Sutti (Eden Il Ristorante della Pizza): “CONTROVERSO” Il Panettone di Montagna
    • Vino: Luca Faccinelli – Ortensio Lando Valtellina Superiore Grumello DOCG 2021
  • Maurizio Santin (Puratos Italia): Bauletto lievitato ai profumi della Valtellina e spuma di mascarpone
    • Vino: Azienda Agricola Folini – Birichino Alpi Retiche IGT 2023

TRENTINO

  • Antonio Lepore (Stube Hermitage): “Orzo Fiore” Cavolfiore, curry alpino e Valtellina Casera DOP 084
    • Vino: ARPEPE – Il Pettirosso Valtellina Superiore DOCG 2020
  • Alessandro Gilmozzi (El Molin Ristorante): DOLCE – Buchtelen della tradizione, in crema di primizia e ciliegie in spirito
    • Vino: Casa Vinicola Triacca – Il Vino del Presidente Alpi Retiche IGT 2020
  • Simone Bonini (Anastasia Bistrot): Gelato Mantecato Espresso al Bitto e Miele e Pane caldo piastrato aromatizzato al fieno
    • Vino: Casa Vinicola Nera – Anomalia Singolare Passito da Nebbiolo (Alpi Retiche IGT) 2018
  • Locanda Via Priula: Negroni al Bitto DOP
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